Descrizione
A Disueri vi fu una delle più antiche abitazioni Sicane , verso il 1000 a.C, era una vera città, frazionata in diversi abitati, e va considerata come una delle posizioni militari e politiche più importanti, forse la principale di tutta la regione.
La fortezza di Monte Disueri appoggiata su eccellenti posizioni naturali, mirava a sbarrare il varco, per il quale dalla valle di Gela, lungo la spaccatura segnata dal gran fiume Disueri-Gela, è aperta verso l'interno dell'isola. Con il rafforzarsi dei Greci, il villggio di monte Disueri scomparve arretrando verso Butera.
La vera necropoli rupestre di Disueri è legata tipologicamente alle grandi necropoli della tarda età del bronzo e dell'età del ferro della Sicilia. Le tombe rinvenute sulle pareti rocciose sono oltre 2000 specialmente nelle zone della Palombara e della Fastuccheria ove sulle sommità trovarono posto gli abitanti Indigeni, come risulta dai corredi funerari ivi rinvenuti, appartenenti a fasi piuttosto arcaiche della cultura di Pantalica Nord (1200 /1000 a.C.) abbondano la ceramica rossa a quella piumata e i brozi coevi. Alle falde del monte Disueri in località Marchito, si riscontra una fattoria greca i cui frammenti di ceramica con iscrizione dedicatori ERAKLES, sono databili al VI / V sec a.C.
Tra le alture a nord del fiume Gela si è formato un unico organismo politico e militare, il centro protostorico della tarda Età del Bronzo del Disueri, che era uno dei più vasti e popolosi della Sicilia.