Descrizione
La Muculufa, è una collina nella valle del Salso che s’innalza dolcemente sino a 200 metri ma s’impenna bruscamente e raggiunge i 355 metri. Qua ci sono tracce di vita che hanno cavalcato i secoli come niente fosse a partire dal III millennio secolo a.C.
Sul casale di Muculufa, territorio di Butera si hanno testimonianze del periodo preistorico e dell'età romana. A Muculufa con i recentissimi scavi sono venuti fuori nuovi materiali che ci danno la possibilità di riflettere non solo su Muculufa ma anche su altre città. Muculufa è stata una fortezza Saracena espugnata dal Conte Ruggero nel 1085: è una collina nella valle del Salso che s'innalza dolcemente sino a 200 metri ma s'impenna bruscamente con una cresta rocciosa frastagliata che raggiunge i 355 metri. Ha una formazione naturale con un'ampia base d'appoggio che salendo si stringe con una potente lama di calcare a Est-Ovest dalle pareti a picco. Ad Ovest un taglio della formazione calcarea permette un passaggio da settentrione a meridione della collina; ricorda l'era del bronzo ed un articolato villaggio della civiltà di Castelluccio con grande metropoli rupestre su lato meridoniale della cresta rocciosa, un castello Musulmano, una miniera di zolfo aperta tra le guerre mondiali sul versante settentrionale, oggi abbandonata.
Altre testimonianza archelogiche dimostrano che il territorio di Butera, è stato abitato oltre che dagli Indigeni, dall'età del bronzo, anche dai Greci che potevano vivere senza timore nelle fattorie o in piccoli villaggi sparsi per la campagna , essi sono: Milinciana, Priorato, Marchito Fiume di Mallo, Suor Marchesa, Iudeca, San Giuliano San Giacomo, San Pietro, Inviata. Dette zone nel sec V a,C. vennero abbandonate a causa delle incursioni sulla costa e gli abitanti si trasferirono nella roccaforte di Butera. Durante il periodo romano nascono le strade Agrigento-Catania e Agrigento-Siracusa, Suor Marchesa , punto di incrocio delle due vie, nasce una stazione ed una seconda a Priorato ove ritorna a vivere la popolazione.